
Per più di dieci anni Nova Launcher è stato il punto di riferimento assoluto per chi voleva personalizzare a fondo il proprio smartphone Android. Fluido, leggero, aggiornato con costanza e ricco di funzioni avanzate, era spesso la prima app che i power user installavano su un nuovo telefono. Oggi, però, siamo arrivati a un punto di svolta: lo sviluppo di Nova è ufficialmente terminato e con esso si chiude un capitolo importante della storia di Android.
Nel video che trovate in copertina vi raccontiamo la storia di quest’indispensabile app e le conseguenze della sua fine, parlando anche del futuro dei launcher Android e delle possibili alternative.
Nova Launcher nasce nel 2012 grazie allo sviluppatore Kevin Barry, che ha saputo costruire una community fedele e un team di una dozzina di persone. Nel 2022 il progetto viene acquisito da Branch, azienda specializzata in deep link, ma da quel momento gli aggiornamenti diventano sempre più rari e il numero di utenti cala. L’ultimo update risale addirittura al 18 maggio 2024.
Il colpo di grazia arriva nel 2024 con i licenziamenti di massa in Branch: quasi tutto il team dedicato a Nova viene tagliato, lasciando il solo fondatore a occuparsene. Qualche giorno fa lo stesso Barry ha annunciato che non continuerà più lo sviluppo, e che non potrà nemmeno rendere open source il codice dell’app, come avrebbe voluto. Risultato: niente aggiornamenti futuri, niente fork, niente progetti derivati. L’app resta scaricabile dal Play Store, ma non è chiaro per quanto tempo.
Il declino di Nova Launcher non è un caso isolato. L’intero settore dei launcher alternativi è in crisi. Se all’inizio degli anni 2010 erano quasi indispensabili per rimediare a interfacce lente e poco personalizzabili, oggi la situazione è cambiata. Le aziende hanno migliorato i loro launcher proprietari, che offrono temi, widget e buone opzioni di personalizzazione già integrate.
Di conseguenza, sempre meno utenti hanno voglia di smanettare con launcher di terze parti. I numeri parlano chiaro: meno del 15% degli utenti Android ne utilizza uno. Secondo i dati TechKV, il mercato dei launcher valeva 42 milioni di dollari nel 2024, ma si prevede un calo a circa 24 milioni entro il 2031. Con una “torta” sempre più piccola, gli sviluppatori hanno poche motivazioni economiche per portare avanti progetti di questo tipo.
Nonostante la situazione si faccia sempre più complicata, i power user che non vogliono accontentarsi delle soluzioni stock hanno ancora qualche opzione interessante.
Ecco tre alternative da provare, se siete tra questi.
Lawnchair: open source e gratuito, offre un’esperienza molto vicina a quella dei Pixel con un’ampia gamma di personalizzazioni. Permette di gestire icone, cartelle, font e dock, supporta le gesture e include la funzione di backup e ripristino rapido delle impostazioni.
Smart Launcher: punta sulla semplicità e sull’automatizzazione. Organizza in modo intelligente le app e le funzioni, ma lascia comunque ampie possibilità di personalizzazione avanzata. Le funzioni premium sono a pagamento, ma la base resta solida e veloce.
Niagara Launcher: ideale per chi ama il minimalismo. Mostra solo le app preferite nella schermata principale e utilizza una pratica lista laterale per accedere al resto. È leggero, fluido e offre una ricca selezione di temi, con funzioni aggiuntive disponibili nella versione Pro.
La scena dei launcher di terze parti non è più quella di un tempo, ma chi ama davvero personalizzare Android ha ancora strumenti a disposizione. La fine di Nova Launcher segna la chiusura di un’era, ma non necessariamente la morte definitiva dei launcher alternativi.
L’articolo La fine dell’app più amata su Android: quali alternative ci sono ora? sembra essere il primo su Smartworld.