
Dopo anni di attesa (era stato annunciato a febbraio 2021), Spotify ha deciso che finalmente gli abbonati Premium riceveranno l’accesso allo streaming in formato lossless, che permette un ascolto molto più fedele alle registrazioni originali.
La novità arriva in un momento in cui la concorrenza punta da tempo sull’audio ad alta definizione. Con questa mossa, Spotify si allinea e prova a distinguersi con un’integrazione pensata per essere semplice da usare, ma anche ricca di dettagli tecnici per chi vuole il massimo controllo.
Con l’arrivo del formato lossless, gli abbonati Premium possono finalmente ascoltare i brani in qualità fino a 24 bit/44,1 kHz in FLAC. Questo significa una riproduzione senza compressioni che eliminano dettagli, offrendo un livello di precisione superiore a quello delle impostazioni “Molto alta” già presenti. In pratica, ogni sfumatura della registrazione viene mantenuta, avvicinando l’esperienza a quella di un supporto fisico.
La funzione non sostituisce le altre opzioni già disponibili: nelle impostazioni di qualità restano i livelli Bassa, Normale, Alta, Molto alta, a cui ora si aggiunge Lossless. Gli utenti possono selezionare preferenze diverse per Wi-Fi, rete mobile e download, così da bilanciare consumi e prestazioni in base alle proprie esigenze.
Il supporto tecnico è ampio: il lossless è disponibile su mobile, desktop, tablet e su numerosi dispositivi compatibili con Spotify Connect, come quelli a marchio Sony, Bose, Samsung e Sennheiser. A ottobre arriverà anche l’integrazione con prodotti di Sonos e Amazon, ampliando ulteriormente la compatibilità.
Per abilitare il lossless audio basta aprire l’app di Spotify, toccare l’icona del profilo e seguire il percorso Impostazioni e privacy → Qualità dei media. Da lì possiamo scegliere dove attivare l’audio senza perdita: Wi-Fi, rete mobile e download. L’opzione va attivata manualmente su ogni dispositivo, e quando è in funzione compare l’indicatore dedicato nella schermata di riproduzione o nel menu di connessione.
C’è però un dettaglio tecnico importante: il Bluetooth non supporta la banda necessaria per trasmettere file lossless. Per un ascolto senza compromessi, Spotify consiglia l’uso di cuffie o speaker cablati, oppure dispositivi compatibili con Spotify Connect. Inoltre, i file più grandi possono causare un leggero ritardo all’avvio della riproduzione, a causa del maggior tempo di buffering, che però sparisce una volta che il brano è stato caricato.
Il rollout riguarderà oltre 50 mercati, ed è già iniziato in Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Giappone e altri. In Italia l’audio Hi-Fi dovrebbe arrivare in ottobre per gli abbonati a Premium, ma non abbiamo una data precisa. Gli utenti riceveranno una notifica direttamente nell’app non appena la funzione sarà disponibile sul proprio account.
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