
La confezione del ThinkPad X9 14 Aura Edition non punta certo sull’impatto estetico: come da tradizione Lenovo è essenziale, tutta cartone riciclato e riciclabile.
All’interno troviamo il portatile ben protetto in una scatola dedicata, accompagnato dal caricabatterie USB-C da 65 W (GaN, molto compatto) e poca altra documentazione.
Nessun accessorio particolare incluso, nessuna sorpresa: tutto in linea con l’approccio minimalista dei portatili business di fascia alta, dove conta di più la sostanza che l’apparenza.
Il ThinkPad X9 14 Aura Edition non tradisce il DNA della serie, ma con un approccio più moderno sotto alcuni aspetti. Il telaio è realizzato in lega di alluminio e magnesio, con materiali riciclati a supporto della sostenibilità. Al tatto trasmette una notevole solidità, pur rimanendo leggero (circa 1,28 kg) e piuttosto sottile (circa 15 mm).
Il design resta sobrio, con linee pulite e finiture opache tipiche della gamma ThinkPad, ma per la prima volta scompare il classico TrackPoint rosso: una scelta che segna un po’ la fine di un’era, per quanto non attaccabile da molti punti di vista.
Le cornici attorno al display sono molto sottili, mentre le cerniere consentono un’apertura fluida fino a 180°, garantendo stabilità sia su scrivania che in mobilità.
La dotazione di porte però è piuttosto essenziale: due Thunderbolt 4, HDMI 2.1 e jack audio. Con buona pace di chi avrebbe voluto un lettore SD.
E infine non dimentichiamoci che è sempre un ThinkPad, ovvero conforme allo standard militare 810H, che ne certifica la resistenza e l’uso anche in condizioni estreme.
La tastiera del ThinkPad X9 14 Aura Edition resta uno dei punti forti della serie, con tasti a isola ben distanziati, corsa breve (1,35 mm) ma precisa e un feedback deciso che rende la scrittura veloce e confortevole.
Particolare poi la forma dei tasti, con lettere, numeri e segni di punteggiatura che, nella parte inferiore, sono inclinati in avanti e leggermente concavi all’interno. Possono sembrare piccolezze, soprattutto su tasti così piccoli, ma è un modo per “coccolare il polpastrello” che non ci è dispiaciuto affatto. Non stiamo dicendo che sia un particolare che fa la differenza, ma senz’altro è sintomo di grande attenzione all’esperienza di scrittura.
La tastiera è retroilluminata su 2 livelli, ma c’è anche la modalità automatica che commuta da sola tra loro, in base alla luce ambientale.
La scelta di eliminare il TrackPoint, storico simbolo della linea, è sia una perdita di stile che di funzionalità: chi lo utilizzava intensivamente ne sentirà la mancanza, ma davvero erano in tanti a essergli rimasti affezionati? Se Lenovo ha deciso così, ci viene il sospetto che la risposta sia una sola e del resto il layout ora risulta più pulito e moderno.
Il touchpad passa a un sistema aptico, più ampio e uniforme rispetto al passato, che supporta le gesture multitouch di Windows 11 con ottima precisione. Non avendo parti meccaniche mobili è silenzioso e fluido, ma non a tutti può piacere un touchpad tattile, anche se, personalmente, credo sia una di quelle cose alle quali, una volta che ti abitui, poi non vuoi più tornare indietro.
Come spesso accade per i portatili Lenovo, anche per il ThinkPad X9 14 Aura Edition non c’è una sola configurazione. Sul sito ufficiale si trovano più varianti, e nei canali retail compaiono ancora altre sigle che possono confondere l’utente. Il modello che abbiamo provato è una delle versioni più complete, ma vale la pena specificarlo subito per avere un riferimento chiaro.
Schermo: 14″ OLED 2.8K (2.880 × 1.800 pixel), 16:10, 30-120 Hz, HDR, touchscreen
CPU: Intel Core Ultra 7 258V Lunar Lake, con GPU Intel Arc 140V
Memoria unificata: 32 GB LPDDR5X
Archiviazione interna: 1 TB SSD NVMe
Webcam: 4K 8,3 megapixel (video in 1440p@30fps) con infrarossi ed e-shutter per la privacy
Connettività wireless: Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4
Porte: 2x Thunderbolt 4 / USB-C, HDMI 2.1, jack audio
Batteria: 55 Wh
Peso: 1,28 kg
OS: Windows 11 Pro
Il modello base ha un Core Ultra 5 226V, 16 GB di RAM e solo 256 GB di storage, oltre a una risoluzione inferiore del display, tanto per mettere le cose in prospettiva.
Tra tutte le caratteristiche di questo modello, che è quello di punta, forse solo la batteria stona un po’, nel senso che l’avremmo preferita più capiente. Probabilmente Lenovo ha pensato fosse il migliore compromesso anche in relazione a peso e spessore, ma dell’autonomia parleremo poi.
Il display è uno dei punti di forza del ThinkPad X9 14 Aura Edition. La nostra unità monta un pannello OLED da 14 pollici in formato 16:10, con risoluzione 2.8K (2.880 × 1.800 pixel) e refresh variabile fra 30 e 120 Hz.
La resa cromatica è di alto livello: copertura DCI-P3 al 100% e certificazione HDR 600, con neri profondi e colori brillanti che si notano subito anche nell’uso quotidiano.
L’esperienza visiva è quindi molto superiore alla media, soprattutto per chi lavora con contenuti multimediali o si dedica a presentazioni ricche di grafica. La luminosità arriva a circa 600 nit nelle versioni HDR (valore non certo così elevato da godere a pieno di contenuti cinematografici) e 500 nit in quelle SDR, sufficiente a gestire anche ambienti ben illuminati, ma come sempre con i pannelli lucidi i riflessi possono essere un limite se si lavora all’aperto.
La compatibilità con input touch e penne attive (standard MPP) aggiunge flessibilità per prendere appunti o fare schizzi, grazie anche allo schermo che flette fino a 180°, ma la penna non è inclusa in confezione.
Non manca ovviamente il sensore di luminosità per regolare automaticamente la retroilluminazione e c’è anche il supporto alla modalità colore adattivo, che varia la tonalità in base all’ambiente.
Lo schermo è insomma un ottimo biglietto da visita per questo ThinkPad, che a primo acchito attira subito lo sguardo e contribuisce a quel feeling premium che un portatile del genere trasmette.
Il ThinkPad X9 14 Aura Edition non nasce per il gaming o per i carichi estremi, ma per la produttività quotidiana e la mobilità. Nonostante questo, si riesce a farci anche tanto di più.
Con il processore Intel Core Ultra 7 258V, affiancato da grafica integrata Arc 140V e da un NPU dedicata ai calcoli AI, il portatile si muove con agilità in tutte le attività da ufficio, multitasking spinto e anche gestione e creazione di contenuti multimediali.
Nei benchmark sintetici, che trovate qui sotto in modo da poter fare facili raffronti con altri sistemi, i risultati sono in linea con le aspettative di un ultrabook premium e forse anche qualcosa più in là: prestazioni solide in single-core, molto buone in multi-core, e un boost evidente nelle applicazioni che sfruttano l’accelerazione AI.
L’SSD NVMe da 1 TB offre velocità elevate sia in lettura che in scrittura, garantendo avvii rapidi e caricamenti praticamente istantanei.
3DMark: 31.000 night raid / 2.750 steel nomad light
PCMark 10: 7.180 (11.011 essential – 10.473 digital content creation – 8.291 productivity – 7.514 gaming)
Cinebench 2024: 118 single core / 575 multi core
GeekBench 6: 2.700 single core / 11.000 multi core / 30.000 GPU
CrystalDisk: 6.600 lettura / 5.855 scrittura
Per quanto riguarda le temperature, Lenovo ha scelto un profilo conservativo: sotto stress prolungato le frequenze vengono ridotte per mantenere la scocca fresca, evitando fastidi in mobilità. Questo significa che il throttling c’è, ma è controllato e difficilmente percepibile nell’uso reale. Inoltre le ventole restano quasi sempre silenziose e diventano udibili solo in scenari di carico intenso, senza mai risultare invadenti.
È comunque possibile agire tramite 3 profili che variano un po’ questo comportamento:
Efficienza energetica migliore: prestazioni e velocità della ventola vengono ridotte, per il minor consumo di energia e per avere un sistema fresco e silenzioso, prolungando l’autonomia.
Bilanciato: tutto varia automaticamente in base alle attività del sistema. È la classica modalità “imposta e dimentica” che la maggior parte degli utenti sfrutteranno sempre.
Migliori prestazioni: tutto al massimo, quindi anche temperature più elevate e ventole più sensibili.
Il ThinkPad X9 14 Aura Edition monta una batteria da 55 Wh, che sulla carta non è tra le più elevate per un notebook di queste dimensioni.
In realtà, grazie all’efficienza dei nuovi processori Intel Lunar Lake e alla gestione intelligente del dispendio energetico a cui abbiamo già accennato, l’autonomia resta più che adeguata per la maggior parte degli scenari d’uso.
Nell’uso tipico da ufficio riusciamo a coprire senza problemi una giornata lavorativa completa con utilizzo misto (navigazione, creazione di documenti, videoconferenze, fotoritocco). In condizioni più leggere, come semplice office o browsing con luminosità medio-bassa, si può arrivare anche a 12 ore.
La buona notizia è poi che il VRR 30-120Hz non penalizza affatto l’autonomia rispetto agli statici 60 Hz, anzi si riesce forse anche a risparmiare qualcosina.
Idle: 23 ore (luminosità minima, massimo risparmio energetico)
Riproduzione video: 16 ore e 45 minuti (luminosità 50, volume 25, bilanciato)
Gaming: 2 ore (luminosità massima, volume 25, massime prestazioni)
Office: 12 ore e 30 minuti (luminosità 25, bilanciato)
Buona la ricarica: con l’alimentatore USB-C da 65 W in dotazione si recupera circa il 50% della batteria in poco più di mezz’ora, utile per chi lavora spesso in mobilità.
Nel complesso non è insomma un campione di durata assoluta, ma offre un buon equilibrio tra autonomia e portabilità, che poi è esattamente la cosa che cerca l’acquirente tipo di un portatile del genere.
Puoi chiamarlo come vuoi, aggiungerci prefissi o suffissi, ma il piacere d’uso di un ThinkPad è qualcosa che non è facile imitare. Se infatti in altri modelli di portatili si capisce che un’azienda ha “tagliato gli angoli”, qui è tutto stondato.
Fuori di metafora, c’è una cura a 360°, che va dal design, ai materiali, all’hardware e al software. È un portatile leggero, silenzioso, “freddo” nella maggior parte dei casi (anche sotto stress la scocca inferiore non arriva a 40°) e il display è un autentico piacere. L’unica cosa che non mi ha entusiasmato è la modalità colore adattivo, che non sempre mi sembra adattarsi davvero così bene all’ambiente oppure lo fa in modo troppo marcato. Basta disattivarla e passa la paura.
Ci sono tutti i metodi di autenticazione biometrica che possiamo desiderare (volto e impronta) e funzionano in modo impeccabile e la gestione delle prestazioni in modalità bilanciata è ottimale: il portatile è sempre reattivo e nonostante questo non si ha mai la sensazione che sia messo alle corde nell’uso quotidiano.
La tastiera, fedele alla tradizione ThinkPad, è confortevole anche durante lunghe sessioni di scrittura, e il nuovo touchpad aptico si dimostra preciso e naturale, una volta presa la mano.
E poi lato software ci sono tantissime accortezze, ma non tramite cento applicazioni diverse: è tutto racchiuso all’interno di Lenovo Commercial Vantage, il gestionale dell’azienda che si occupa non solo di aggiornamenti e performance, ma tra le altre cose presenta anche 4 modalità uniche:
Protezione: possiamo abilitare una notifica in caso di presenza di persona alle nostre spalle che guarda il display, applicando una sfocatura allo schermo per proteggere la privacy e/o avviando una VPN.
Attenzione: una sorta di tecnica del pomodoro, che per un dato periodo di tempo silenzia le notifiche e blocca eventuali domini scelti.
Collaborazione: per migliorare l’esperienza con le videochiamate (la webcam tra l’altro è una bomba!)
Benessere: promemoria per il riposo degli occhi e avvertenza postura
Anche dal punto di vista ludico ci si può togliere qualche piccolo sfizio, dato che la GPU integrata, forte anche dei 32 GB di RAM, si è rivelata capace di eseguire tanti FPS come Fortnite e Overwatch anche in full HD con buona fluidità (dettagli bassi). Chiaramente è una forzatura, perché Lenovo non pensava certo al gaming quando ha ideato questo ThinkPad, ma è per sottolineare l’estrema flessibilità di questo portatile.
Anche per il ThinkPad X9 14 Aura Edition il listino varia molto a seconda della configurazione scelta. Il modello base parte da 1.579 euro, al momento scontati a 1.357 euro, ma quello che abbiamo provato arriva fino a 2.400 euro: una bella differenza!
Forse l’equilibrio sta in mezzo, con i 1.700 euro della versione con Intel Core Ultra 5 228V, 32 GB di RAM, 512 GB di archiviazione e display OLED FHD+ a 60 Hz.
In ogni caso è bene tenere d’occhio lo store ufficiale Lenovo, perché promozioni e sconti sono frequenti e possono rendere molto più conveniente l’acquisto, ma è chiaro che un ThinkPad non sarà mai il modello dove “fare affari”.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Lenovo, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Qui trovate maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld.
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