
Unboxing
Caratteristiche Tecniche
App
Qualità Audio e ANC
Microfoni
Autonomia
Prezzo e Acquisto
La confezione di vendita dei Nothing Ear (3) è molto compatta, come da tradizione per gli auricolari true wireless. All’interno troviamo gli auricolari protetti nell’apposita custodia di ricarica, i gommini di ricambio (3 misure: S/M/L), un cavetto corto (USB-C a USB-C), un manuale utente.
Tipologia: auricolari in-ear
Driver: 12 mm (dinamici)
Impedenza: 32 Ω
Risposta in frequenza: 20 – 40.000 Hz
Cancellazione del rumore: adattiva in tempo reale, fino a 45 dB
Codec: AAC, SBC, LDAC
Connettività: Bluetooth 5.4 (doppia connessione)
Batteria
auricolare: 55 mAh
custodia: 500 mAh
Ricarica:
cablata USB-C: 70 minuti
wireless: 120 minuti
Autonomia:
auricolare (senza ANC): 10 ore
auricolare (con ANC): 5,5 ore
totale (con ricarica nella custodia): 38 ore
Dimensioni:
auricolare: 30,5 × 21,5 × 20,75 mm
custodia: 56 × 55,5 × 22,25 mm
Peso:
auricolare: 5,2 g
custodia: 61 g
Certificazioni: IP54
Compatibilità: Android 6.0 (e versioni successive), iOS 13 (e versioni successive)
Tecnologie: Static Spatial Audio, Dynamic Bass Enhancement, Personal Sound (Audiodo)
Il design dei Nothing Ear (3) e della custodia di ricarica seguono i classici canoni estetici dell’azienda: contrasti estremi tra bianco e nero, superfici trasparenti che lasciano intravedere l’interno, parti in alluminio che danno una bella sensazione al tocco. La piacevolezza di queste scelte così peculiari dipende dal gusto personale, ma di sicuro non passano inosservate.
Al netto dell’apparenza, quello che conta è che gli Ear (3) sono ben costruiti e molto comodi da indossare. Hanno un corpo leggero e solido, controlli facili da raggiungere – bisogna “pinzare” l’astina con due dita – e un’ottima ergonomia generale.
Novità importante per l’antenna metallica integrata sugli auricolari, che è spessa solo 0,35 mm. Non solo rende più bella l’estetica, ma aumenta anche la ricezione e la stabilità del segnale Bluetooth, dunque ottimizza anche la qualità audio.
La custodia di ricarica è abbastanza compatta e leggera, comoda da portare in tasca. La vera novità dei Nothing Ear (3) sta proprio qui: si chiama Super Mic ed è un microfono aggiuntivo integrato sulla custodia. Grazie ad esso, è possibile effettuare chiamate in modo più comodo e naturale, parlando verso questo microfono, con una qualità molto più alta per la nostra voce – ne parleremo nella sezione dedicata.
Per configurare e gestire tutte le impostazioni dei Nothing Ear (3) si utilizza l’app ufficiale dell’azienda, Nothing X, la stessa compatibile anche con i modelli precedenti e con i prodotti CMF.
L’interfaccia dell’app è molto intuitiva. Tramite i pannelli in basso è possibile intervenire su tanti parametri ed accedere alle funzionalità più avanzate. Ecco quelle più interessanti.
Cancellazione del rumore: 3 livelli d’impostazione (Basso, Medio, Alto), più la modalità Adattivo e la Trasparenza.
Audio spaziale: particolarmente efficace per film e giochi.
Bass Enhance: miglioramento automatico per le frequenze basse, con 5 livelli a scelta.
Audio personalizzato: grazie alla tecnologia Audiodo è possibile creare un profilo personalizzato per le preferenze dell’utente.
Equalizzatore: sia tramite preset (Semplice) che a bande (Avanzato).
Controlli: si possono gestire diversi tipi di tap e pressioni, completamente personalizzabili.
Modalità a bassa latenza: utile per il gaming.
Doppia connessione: si possono gestire fino a due dispositivi connessi allo stesso tempo.
Da segnalare anche che è supportato il play/pausa automatico togliendo gli auricolari dalle orecchie. Il controllo del volume tramite le gesture si può fare, ma deve essere impostato nell’app.
Il passo in avanti dei Nothing Ear (3) rispetto ai modelli precedenti è sensibile. I nuovi driver dinamici da 12 mm assicurano un suono ricco e corposo, anche troppo in alcuni momenti. Il diaframma non è in ceramica, ma in una combinazione di PMI+TU che esalta l’ampiezza dello spettro sonoro e riduce le distorsioni.
Questi auricolari hanno, infatti, un palcoscenico sonoro molto ampio, che permette di distinguere bene voci e strumenti musicali. Il profilo predefinito per l’equalizzazione (Bilanciato) sembra tarato per adattarsi al meglio alla musica pop e rock. Soffre un po’ sul fronte della chiarezza, che non è sempre al top: su generi più complessi, con tante linee sonore sovrapposti, si nota che il suono è un po’ più impastato.
Attenzione anche all’impedenza a 32 Ω, che è abbastanza alta per degli auricolari di questo tipo. Ne giova la qualità, ma ho notato che il volume massimo è infatti più basso rispetto ad altri concorrenti.
Molto buona la tecnologia di cancellazione del rumore, soprattutto in modalità adattiva. L’ANC in tempo reale di Nothing funziona molto bene in ambienti con rumori costanti, ma anche in strada e in luoghi affollati. L’isolamento passivo delle capsule in-ear è già abbastanza efficace, se poi attivate anche l’ANC riuscite ad isolarvi del tutto.
La vera novità dei Nothing Ear (3) è il sistema di microfoni: sugli auricolari ce ne sono già 3, ma sulla custodia è presente anche il Super Mic. E la differenza si sente bene.
I microfoni integrati sugli Ear (3) hanno una qualità accettabile, senza infamia e senza lode. Sono classici microfoni da auricolari wireless, con un suono molto compresso e a tratti distorto.
Il Super Mic, invece, ha una qualità nettamente più elevata, più simile al microfono integrato sullo smartphone. Per azionarlo basta tenere premuto il tasto TALK sulla custodia, oppure premerlo due volte per tenere il microfono attivo permanentemente. Da notare che funziona solo quando gli auricolari sono fuori dalla custodia.
Per farlo rendere al meglio è necessario usarlo molto vicino alla bocca, a non più di 30 cm. In questo modo, il pattern del Super Mic aiuta ad isolare la propria voce, migliorando molto la chiarezza e la qualità in chiamata. Inoltre, funziona anche per le chiamate e le videochiamate su app di terze parti, come Zoom, Teams, Google Meet, WhatsApp, WeChat e altre.
L’aggiunta del Super Mic è sicuramente la novità che più mi ha convinto, e che rende i nuovi Nothing Ear (3) un passo avanti rispetto a tutti gli altri concorrenti. Ho notato solo qualche problemino di distorsione, forse più legato alla stabilità della connessione allo smartphone che al microfono stesso.
Le batterie integrate sui Nothing Ear (3) sono da 55 mAh per ciascun auricolare, mentre sulla custodia la capacità è di 500 mAh.
L’autonomia totale (senza ANC) arriva a circa 38 ore, un valore elevato. Molto però dipende dalla modalità attive: con ANC al massimo, si arriva solo fino a 22 ore. Inoltre, se usati al massimo del loro potenziale, con codec LDAC e ANC attivo, ciascun auricolare ha un’autonomia fino a sole 3,5 ore.
In termini generali, posso dire che l’autonomia è comunque soddisfacente. Siamo nella media rispetto alla concorrenza, e basta disattivare alcune opzioni avanzate per aumentare la longevità.
I nuovi auricolari Nothing Ear (3) saranno disponibili a partire dal 25 settembre 2025 in due colorazioni: bianca o nera. Il prezzo di listino è fissato a 179€, dunque fascia alta.
Tra l’altro, da segnalare che il costo degli auricolari Nothing è salito gradualmente nel corso del tempo: si è passati dai 99€ del primo modello (2021) ai 149€ delle due generazioni precedenti (2023 e 2024), fino ad arrivare appunto ai 179€ di questa nuova versione.
L’azienda ha dunque deciso consapevolmente di alzare l’asticella e giocare in un campionato diverso rispetto a prima. Gli Ear (3) non sono gli auricolari a buon mercato da consigliare al pubblico mainstream, ma un prodotto premium con alcune soluzioni tecniche innovative, che ovviamente si fanno pagare.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Nothing, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.
L’articolo Nothing Ear (3) recensione: il Super Mic è una rivoluzione sembra essere il primo su Smartworld.