
Google ha annunciato la più grande trasformazione di Chrome dalla sua nascita, integrando in profondità l’intelligenza artificiale Gemini. Una mossa tutt’altro che inaspettata, visto che la concorrenza ha già reso chiaro che i browser devono essere all’insegna dell’IA.
Le nuove funzioni puntano a rendere la navigazione più rapida, produttiva e sicura, ma non tutte saranno disponibili subito in Italia: molte debuttano negli Stati Uniti e solo in lingua inglese, come da copione, con un’estensione internazionale prevista nelle prossime settimane.
Con l’arrivo di Gemini in Chrome, il browser diventa un assistente attivo e non più solo una finestra sul web. È possibile chiedere a Gemini di spiegare testi complessi, di riassumere contenuti da più schede e di creare un quadro unico quando lavoriamo su ricerche con molte fonti aperte. Questo riduce il tempo speso a saltare tra tab e a mettere insieme manualmente le informazioni.
Un’altra novità riguarda la possibilità di recuperare pagine visitate in passato senza dover passare dalla cronologia. Basterà chiedere, per esempio, quale sito mostrava un certo prodotto. Gemini è anche integrato con servizi come Calendar, YouTube e Maps, permettendo di trovare informazioni su un dato luogo o cercare un punto preciso in un video senza abbandonare la scheda aperta.
Google prevede inoltre di introdurre le funzioni cosiddette “agentiche”, che consentiranno all’AI di completare compiti pratici come ordinare la spesa o prenotare un appuntamento. L’utente resterà in controllo, ma potrà delegare a Chrome attività ripetitive e dispendiose in termini di tempo. Per ora, da quel che abbiamo visto in ChatGPT, siamo ancora lontani da una piena autonomia di funzioni del genere.
Al momento queste funzioni sono limitate agli Stati Uniti con interfaccia in inglese, mentre per l’Europa, e quindi anche per l’Italia, non ci sono ancora date precise di rilascio.
Google sta potenziando anche la omnibox, la barra degli indirizzi di Chrome. È in arrivo l’AI Mode, che permette di digitare domande complesse direttamente nella barra e ottenere risposte immediate, con la possibilità di fare ulteriori domande senza aprire nuove schede. In pratica è un modo più diretto per accedere a Gemini.
Sempre dalla omnibox sarà possibile ricevere suggerimenti contestuali legati al sito che stiamo visitando, ad esempio domande frequenti sui prodotti in vendita.
Sul fronte della sicurezza, Chrome userà l’intelligenza artificiale per intercettare truffe online sempre più sofisticate. L’Enhanced Protection già sfrutta Gemini Nano per bloccare tentativi di frode basati su falsi virus o finti premi. In più, il browser sarà capace di filtrare notifiche indesiderate: secondo Google, solo su Android si parla di circa 3 miliardi di avvisi in meno al giorno.
Infine, ma non meno importante, grazie a un sistema automatico di cambio password, potremo modificare in un clic le credenziali compromesse su siti compatibili come Spotify, Duolingo o H&M.
Queste funzioni di protezione e gestione delle password sono in parte già attive a livello globale, mentre le precedenti novità più strettamente legate all’AI sono inizialmente disponibili negli Stati Uniti.
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