
La confezione della Tineco Pure One S70 non lascia dubbi: siamo di fronte a una scopa elettrica top di gamma. La scatola è grande, ben organizzata e trasmette subito la cura che Tineco mette nel packaging. All’interno non manca davvero nulla, a partire dalla mini spazzola motorizzata, accessorio ormai imprescindibile per chi ha animali in casa o semplicemente vuole pulire divani, poltrone e tessuti con la stessa efficacia garantita dalla spazzola principale.
Un dettaglio molto gradito è la presenza di una base di ricarica autoportante, che non richiede di forare il muro con tasselli o staffe. Basta collegarla alla presa elettrica e la scopa trova il suo posto senza complicazioni: una scelta che semplifica la vita quotidiana e rende il prodotto subito più versatile in termini di collocazione. Inoltre tutti gli accessori trovano posto su questa base, così non li avete sparsi per casa o, peggio ancora, persi chissà dove.
Oltre agli accessori classici (c’è anche la lancia per fessure con spazzola per spolverare) troviamo anche un tubo flessibile morbido e un levapelucchi. Non sono quelli che si useranno più spesso in tutte le case, ma in certi contesti diventano indispensabili: chi ha cani, ad esempio, apprezzerà molto la possibilità di rimuovere peli da cuscini, cucce o superfici delicate senza intasare la spazzola principale.
In sintesi, l’unboxing della Pure One S70 conferma la vocazione premium del prodotto. La dotazione è ricca e copre scenari molto diversi, senza lasciare l’utente con la sensazione di dover correre subito a comprare accessori extra.
Tineco non si è limitata a un aggiornamento tecnico: anche il design della Pure One S70 è stato pensato per distinguersi. Il colore scelto è un blu elettrico che cattura subito l’occhio, una scelta piuttosto audace per un brand che fino a poco tempo fa puntava molto sul bianco. C’è però da dire che con le lavapavimenti sta osando tantissimo, ed era logico aspettarsi qualche novità anche nel campo delle scope elettriche.
La vera novità, però, è la corona traslucida che circonda il display: un anello LED che cambia colore in base alla quantità di sporco rilevata dal sensore. Normalmente resta blu, ma vira al rosa e fino al rosso man mano che la scopa individua zone più sporche. Una soluzione scenografica ma anche funzionale, perché consente di capire a colpo d’occhio se si sta aspirando bene o se serve un passaggio extra. Sul display comunque c’è anche il classico cerchio che si illumina allo stesso modo, così come sui modelli del passato.
Il design a serbatoio orizzontale si distingue dai concorrenti più noti come Dyson, che adottano un’impostazione verticale. Questa scelta porta con sé vantaggi e svantaggi: da un lato migliora la distribuzione del peso e permette un serbatoio più capiente, dall’altro rende la scopa più ingombrante quando si deve aspirare in alto. In quei casi serve spesso l’aiuto della seconda mano.
Non è una scopa leggera: il peso si sente, ma è ben bilanciato. E non potrebbe essere altrimenti, visto che parliamo di un motore da 200 AW, un serbatoio capiente e filtri multipli. In questa fascia di potenza il peso extra è quasi inevitabile, ma la maneggevolezza non ne risente troppo grazie a un buon lavoro di ergonomia. Il tubo pieghevole aggiunge un ulteriore vantaggio, permettendo di arrivare facilmente sotto letti e mobili bassi senza doversi piegare troppo.
La qualità costruttiva è quella a cui Tineco ci ha abituato: plastiche solide, assemblaggi precisi e giunzioni robuste. Nulla scricchiola, e anche dopo più passaggi con accessori diversi si ha la sensazione di avere in mano un prodotto progettato per durare.
La vera forza della Tineco Pure One S70 è la tecnologia, che qui raggiunge il livello più alto mai visto in una scopa del brand. Tutto ruota intorno al nuovo sistema 3DSense Pro, un insieme di sensori che lavorano in sinergia per rendere la pulizia più efficace e meno faticosa.
DustSense (iLoop): è la componente più collaudata, presente già su altri modelli Tineco. Rileva la quantità di polvere sul pavimento e regola automaticamente la potenza di aspirazione. È uno dei sistemi più affidabili sul mercato e fa davvero la differenza: non serve più pensare a cambiare modalità, la scopa si adatta da sola.
LightSense: l’illuminazione frontale verde a 150°. Rispetto a una luce bianca classica, il verde evidenzia molto meglio la polvere sul pavimento. Non raggiunge la precisione del sistema Fluffy Optics di Dyson, ma ci si avvicina parecchio: nelle prove affiancate il livello è sorprendentemente alto.
EdgeSense: un’esclusiva Tineco. La spazzola principale ha sensori laterali che rilevano quando ci si avvicina a muri, porte o bordi dei mobili e aumentano automaticamente la potenza di aspirazione. È una funzione pratica che compensa uno dei punti più critici di tutte le scope elettriche: la pulizia lungo i battiscopa.
ClogLess System: impedisce l’accumulo di capelli e peli attorno alla spazzola. In una casa con capelli lunghi e tre gatti è stato messo duramente alla prova, e ha sempre funzionato: niente grovigli, tutto finisce nel serbatoio.
Il display LED completa l’equipaggiamento smart. Mostra la percentuale di batteria residua e la modalità in uso, mentre lo stato della pulizia si visualizza attraverso la già citata corona traslucida colorata: più rosso significa più sporco. È un modo intuitivo per capire al volo quanto lavoro resta da fare. Da notare che di base non si può passare manualmente alla modalità Max. Con il pulsante di cambio modalità si passa da Eco e Auto e viceversa; se si vuole passare a Max (e ve lo sconsiglio, la batteria va giù a picco) bisogna tenere premuto.
A tutto questo si aggiunge l’integrazione con l’app Tineco Life, che permette di visualizzare statistiche di utilizzo, controllare lo stato dei filtri e ricevere notifiche di manutenzione. Non indispensabile, ma utile per chi vuole un controllo più dettagliato del dispositivo.
La Tineco Pure One S70 è stata provata su diversi tipi di superfici: laminato, gres porcellanato e tappeti in vinile, con risultati convincenti in ogni contesto. Non si è mai verificato il fastidioso effetto ventosa che in passato affliggeva alcuni modelli Tineco, soprattutto sui tappeti, e questo rende l’esperienza d’uso più fluida. La spazzola principale è versatile e, grazie alla levetta frontale, permette di passare rapidamente da una modalità pensata per detriti più grandi (come croccantini o briciole) a una tarata per la polvere sottile.
La gestione di capelli e peli di animali è eccellente. La spazzola ZeroTangle mantiene la promessa: niente grovigli, niente tagli di capelli rimasti attaccati, tutto confluisce ordinatamente nel serbatoio. Un dettaglio importante è che lo sporco si compatta bene all’interno, senza formare tappi che ridurrebbero la potenza di aspirazione. In una casa con tre gatti e una bambina piccola – quindi con sporco costante e variegato – la S70 ha dimostrato di poter reggere il ritmo quotidiano senza difficoltà.
Il comportamento lungo i bordi e negli angoli è un altro punto di forza. Qui entra in gioco il sensore EdgeSense, che incrementa automaticamente la potenza quando la spazzola percepisce la vicinanza di un muro o di un mobile. È un accorgimento intelligente che riduce la necessità di tornare indietro con accessori più piccoli, e rappresenta un chiaro vantaggio rispetto a molte concorrenti dirette.
Le differenze tra le varie modalità sono nette. La modalità Eco allunga la vita della batteria, ma si usa poco se non per le pulizie di mantenimento. La modalità Turbo offre tutta la potenza del motore a 200 AW, utile contro lo sporco ostinato ma energivora. La modalità Auto, invece, è quella che dà senso all’intero sistema: la scopa sfrutta i sensori per modulare da sola la potenza e diventa l’opzione da usare sempre. In un appartamento da 100 m², una pulizia completa e approfondita lascia ancora circa il 50% di batteria residua, un risultato notevole.
Quanto a rumorosità, la Pure One S70 si posiziona in linea con le dirette concorrenti. Il rumore è composto in parte dal motore e in parte dal rullo motorizzato della spazzola, che inevitabilmente aggiunge qualche decibel, ma non risulta mai fastidioso. Non ci sono differenze sostanziali rispetto a prodotti di fascia simile di Dyson, Dreame o Samsung.
La manovrabilità è buona, aiutata dalle grandi ruote posteriori che rendono la spazzola scorrevole. Il peso del motore si fa sentire, e dopo sessioni lunghe la fatica arriva, soprattutto quando si solleva la scopa per pulire in alto: in quei casi servono entrambe le mani. Detto questo, la bilanciatura è corretta e l’esperienza generale resta meno affaticante rispetto ad alcuni modelli top di gamma di Dyson o Dreame, che tendono a essere ancora più pesanti.
Nel complesso, la S70 offre un’esperienza di aspirazione matura e ben calibrata: potente quanto serve, intelligente nell’adattarsi alle situazioni e affidabile nel gestire peli di animali e sporco quotidiano. È una scopa che invita a usarla sempre in modalità Auto, lasciando che siano i sensori a fare il lavoro di regolazione.
L’autonomia è uno degli aspetti su cui Tineco ha spinto di più, e la Pure One S70 non delude. Sulla carta si parla di 65 minuti con la spazzola ZeroTangle in modalità Eco e fino a 95 minuti utilizzando accessori più leggeri come la bocchetta per fessure. In modalità Auto, che è quella da usare sempre, si scende a circa 40-45 minuti reali, comunque più che sufficienti per coprire un appartamento di 100 m² con una pulizia completa.
Nell’uso quotidiano i numeri si confermano. In una sessione di pulizia approfondita di una casa di medie dimensioni, la S70 è riuscita a portare a termine il lavoro lasciando ancora circa metà batteria residua. Questo dato è importante, perché significa che si può pulire con regolarità senza l’ansia di restare a secco.
La batteria è rimovibile, un dettaglio fondamentale per la longevità del prodotto. Al momento non ci sono ancora ricambi ufficiali in vendita (la scopa è stata lanciata da poco), ma è solo questione di tempo: Tineco ha sempre reso disponibili batterie extra e caricatori separati per i suoi modelli precedenti, quindi è lecito aspettarsi la stessa cosa anche qui.
In generale, la Pure One S70 riesce a combinare bene potenza e durata. Non è eterna, e i 95 minuti dichiarati si ottengono solo in condizioni ideali, ma per la fascia premium in cui si colloca resta tra le più affidabili. L’aspetto positivo è che in modalità Auto sfrutta l’intelligenza dei sensori per ottimizzare i consumi, evitando di sprecare energia dove non serve.
Come tutti i modelli Tineco, anche la Pure One S70 è pensata per essere facile da mantenere. Si smonta praticamente tutto, dal serbatoio ai filtri, e ogni componente (motore escluso, ovviamente) può essere lavato a mano senza difficoltà.
Il sistema di filtrazione è composto da più stadi: serbatoio, filtro a maglie metalliche, multi ciclone, spugna e un grosso filtro HEPA in uscita. Tutti si estraggono facilmente e si possono lavare sotto acqua corrente. Questo rende la scopa adatta a chi la userà intensamente e non vuole spendere continuamente in ricambi.
Il sistema ZeroTangle mantiene la promessa: capelli e peli di animali finiscono nel serbatoio e non restano avvolti sulla spazzola. È un vantaggio enorme per chi vive con animali domestici o in famiglie numerose, perché riduce al minimo gli interventi manuali per rimuovere grovigli.
Nel complesso, la manutenzione è uno dei punti forti del prodotto: non richiede strumenti particolari, si fa in pochi minuti e garantisce prestazioni costanti nel tempo.
La Tineco Pure One S70 è il modello di punta della gamma, e il confronto più logico è con la S50 Pro, uscita nello stesso periodo. Entrambe hanno una potenza di aspirazione di 200 AW, tubo pieghevole e spazzola ZeroTangle. Le differenze principali stanno nei sensori e nell’autonomia: la S70 integra l’intero pacchetto 3DSense Pro (DustSense, LightSense ed EdgeSense), che rende la pulizia più precisa e automatizzata, mentre la S50 Pro si ferma al solo rilevamento della polvere con iLoop. Anche l’illuminazione frontale è meno ampia sulla S50 Pro. L’altra differenza è la batteria: la S50 Pro si ferma a circa 60 minuti, mentre la S70 arriva a 95. Il prezzo riflette queste differenze: 369 € in promo per la Pro contro i 469 € (con coupon) della S70.
Rispetto ai modelli precedenti della serie Pure One, la S70 segna un salto evidente. Non solo per la maggiore potenza, ma soprattutto per la sensoristica avanzata e per la qualità dell’illuminazione frontale verde, che si avvicina molto a quella dei Dyson top di gamma. È un passo avanti che rende le versioni passate meno attraenti, soprattutto per chi vuole un prodotto aggiornato alle ultime tecnologie.
Il confronto con i concorrenti diretti è inevitabile. Dyson resta il riferimento, soprattutto con i modelli V15s Detect e Gen5 Detect, che integrano un sistema ottico di illuminazione ancora superiore e un po’ più di potenza complessiva. Tuttavia, costano sensibilmente di più, spesso sopra i 600 €. Dreame V30 e i modelli di fascia alta di Samsung si collocano più o meno sulla stessa cifra della Tineco (anzi, Samsung pure di più), offrendo potenza comparabile ma meno attenzione ai dettagli tecnologici (ad esempio, nessuno ha un sistema di sensori così completo per bordi, polvere e illuminazione).
In definitiva, la S70 non è la più potente del mercato e non vuole esserlo. Gioca invece la carta dell’intelligenza e della comodità d’uso, riuscendo a offrire un pacchetto tecnologico che pochi altri competitor sanno garantire allo stesso prezzo.
La Tineco PURE ONE S70 arriva sul mercato con un prezzo di listino di 499 €. Non è una cifra bassa, e colloca il prodotto in piena fascia premium, accanto a rivali come la nuova Dreame V30 o alcuni Dyson non recentissimi.
La domanda da porsi è se li valga davvero. La risposta, guardando alle prove sul campo, è positiva. Certo, a 499 € si trovano anche scope elettriche con potenze nominali superiori, ma la S70 non punta a essere solo forza bruta: offre un pacchetto di accessori completi, un’autonomia (possibile) di quasi un’ora e mezza, e soprattutto un livello di sensoristica avanzata che la distingue dalla concorrenza. Funzioni come l’illuminazione verde a 150° e i sensori EdgeSense sono esclusive che, nell’uso quotidiano, fanno percepire un valore aggiunto reale.
Il rapporto con la S50 Pro è interessante: con 150 € in meno si ottiene la stessa potenza, ma con autonomia inferiore e senza l’intero corredo di sensori. Per chi cerca risparmio resta una valida alternativa, ma chi vuole il massimo da Tineco troverà nella S70 la scelta naturale.
Infine, è probabile che il prezzo scenda ulteriormente in occasione di eventi come la Festa delle Offerte Prime di ottobre o il Black Friday. In quel caso, con uno sconto extra, la S70 diventerebbe ancora più appetibile, andando a collocarsi in una fascia in cui la concorrenza diretta offre meno tecnologia o meno accessori.
l sample per questa recensione è stato fornito da Tineco, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.
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