
Domani a Imola si corre il Gran Premio d’Italia di Formula 1, e l’atmosfera di festa travolge anche il mondo LEGO. Con il lancio della nuova linea LEGO Formula 1 2025, per la prima volta la griglia completa delle monoposto ufficiali sotto forma di Speed Champions entra nel catalogo danese, pronta a conquistare collezionisti e appassionati di motori.
Abbiamo avuto l’occasione di parlarne direttamente con due protagonisti di questo progetto: Daniel Velardez Segura, designer che ha contribuito alla realizzazione dei modelli, ed Erik Ravn, storico Creative Lead di LEGO Speed Champions. In questa intervista ci raccontano sfide, curiosità e soddisfazioni dietro le nuove monoposto in mattoncini, tra passione per il motorsport e amore per il design.
Quando è iniziata la vostra passione per i mattoncini LEGO, e come si è trasformata in una carriera come designer presso il Gruppo LEGO?
DVS (Daniel Velardez Segura): La mia passione per i mattoncini LEGO è iniziata da bambino, quando ho ricevuto un piccolo set: il LEGO 6671, il Furgoncino con elevatore. Dopo averlo costruito e smontato innumerevoli volte, ho capito che avevo bisogno di più pezzi per iniziare a progettare le mie auto. Quella scintilla di creatività è diventata una forza trainante nella mia vita. Nel 2008, mentre studiavo Transportation Design, ho riscoperto il mondo LEGO grazie a temi come Power Miners e Racers. Vedere come i veicoli potessero essere reinventati con i mattoncini ha riacceso la mia passione e ho capito di voler diventare un designer LEGO.
ER (Erik Ravn): Sono un appassionato di motori e un vero fan delle auto fin dall’infanzia. La mia formazione è stata artistica e 34 anni fa ho contattato il Gruppo LEGO per un lavoro come designer di auto. Ho lavorato in LEGO Technic, poi sono diventato Design Lead per questa linea, ho dato il via a LEGO Racers, ho gestito le LEGO City Great Vehicles, sono stato Lead per LEGO City Stuntz, e da anni sono tornato come Creative Lead della linea LEGO® Speed Champions. Non è un “lavoro”, ma un sogno-hobby che ho la fortuna di vivere ogni giorno.
La collezione di Formula 1® ha rappresentato un grande passo avanti per LEGO® Speed Champions. Cosa significa per voi, a livello personale, portare l’intera griglia di F1® nel mondo dei mattoncini LEGO?
DVS: Essendo un fan della velocità da sempre, questo progetto è un sogno che si realizza. Quando ci hanno detto che avremmo dovuto progettare tutte e 10 le monoposto contemporaneamente, è stato al tempo stesso emozionante e un po’ intimidatorio. È iniziata come una sfida, ma si è trasformata rapidamente in un viaggio incredibile. Abbiamo deciso di riutilizzare alcune tecniche per il telaio e il posizionamento delle ruote per garantire coerenza, ma ci siamo concentrati molto sul corretto bilanciamento dei dettagli: forme specifiche del team, posizione degli sponsor e dettagli visivi che rendono ogni auto riconoscibile.
Una delle parti più entusiasmanti è stata l’analisi del materiale di riferimento: foto, video e immagini dei test reali. Abbiamo appeso tutto su enormi bacheche e iniziato a studiare le differenze. È stato allora che ci siamo resi conto di quanto ogni monoposto fosse veramente unica. Personalmente, sono anche riuscito a inserire un pezzo a forma di spada laser nella costruzione dell’AMR24, per ricreare una delle pinne – un piccolo dettaglio ma molto significativo per me, da fan della fantascienza. Non avremmo mai immaginato una reazione così positiva. I fan hanno accolto i modelli con un entusiasmo incredibile. Non si tratta solo di costruire auto: è una celebrazione del motorsport, del design e dello spirito LEGO, tutto insieme.
ER: La cosa più bella è che i fan hanno riconosciuto le differenze tra i 10 modelli LEGO® Speed Champions, le apprezzano molto ed è uno dei motivi per cui amano collezionarli tutti. Siamo stati al Gran Premio a Zandvoort e abbiamo potuto incontrarli di persona. Sentire cosa amano dei nostri set è stato molto gratificante e ha riempito di orgoglio tutto il team.
Le auto LEGO® Speed Champions sono incredibilmente dettagliate nonostante le dimensioni contenute. Qual è il processo creativo per “miniaturizzare” un’auto reale in un modello LEGO? Utilizzate software di progettazione 3D e file CAD dei produttori quando create veicoli con licenza, oppure è un processo più interpretativo?
DVS: Per miniaturizzare i modelli, ci affidiamo molto al materiale di riferimento: foto, modellini die-cast, auto reali e video. Questi ci aiutano a comprendere l’essenza del veicolo e a identificare le caratteristiche chiave. Da lì, adattiamo le proporzioni alla scala di LEGO® Speed Champions. È un processo che si basa molto su tentativi ed errori (trial and error, NdR): costruiamo, modifichiamo e ripetiamo, finché ci sembra perfetto. La cosa divertente è quanto sia tutto interconnesso: cambiare un singolo dettaglio, come una targa, può comportare la riprogettazione completa della parte posteriore. Queste costruzioni sono sorprendentemente complesse, e a volte un solo aggiustamento implica ricominciare da capo con pezzi diversi. È impegnativo, ma anche incredibilmente gratificante quando tutto si incastra e il modello finale riflette davvero lo spirito dell’auto reale.
Abbiamo recentemente costruito uno dei nuovi set LEGO® Speed Champions di Formula 1® per un articolo, e siamo rimasti colpiti da quanto sia preciso e realistico, pur utilizzando così pochi pezzi. Qual è la sfida più grande nel raggiungere questo livello di dettaglio? Inoltre, molti set Speed Champions sembrano quasi oggetti da collezione, non solo giocattoli. Li progettate principalmente con l’esposizione in mente, oppure puntate ancora soprattutto alla giocabilità?
DVS: Raggiungere un livello così alto di dettaglio con così pochi pezzi è sicuramente una delle sfide più grandi, ma anche una delle parti più gratificanti. I mattoncini LEGO occupano spazio, e quando si lavora su questa scala, ogni millimetro conta. È tutta una questione di ottimizzazione: scegliere gli elementi giusti, trovare tecniche di costruzione intelligenti e testare costantemente per assicurarsi che il modello sia fedele all’originale ma anche strutturalmente solido. La stabilità è fondamentale, perché anche se questi set sembrano da collezione, sono comunque pensati per far giocare i fan. All’interno del nostro team siamo tutti appassionati di motori, quindi trattiamo questi set come oggetti da collezione fin dall’inizio. Non si tratta solo di motorsport: cerchiamo di portare nel prodotto il meglio della car culture, dalle hypercar ai veicoli lifestyle, fino alle auto iconiche dei film. È proprio questa varietà che rende questa linea così speciale.
ER: Sono ciò che potresti chiamare “Play to Display”: bambini e ragazzi possono giocare con i modelli, ma loro e gli adulti possono anche esporli sulla scrivania, su uno scaffale, o persino sulla parete. E ricordiamoci che tutti i modelli LEGO® Speed Champions sono in scala tra loro, ed è proprio questo che li rende da collezione.
Per molti, i set LEGO sono ancora percepiti come “giocattoli”. Eppure, dietro ogni set ci sono designer, ingegneri e specialisti. Come spieghereste la complessità del vostro lavoro a qualcuno al di fuori di questo mondo?
DVS: Per me è un lavoro divertente, pieno di creatività e sfide. Come in qualsiasi altro lavoro, ci sono molte figure coinvolte, senza le quali l’esperienza LEGO non sarebbe completa. Ma, sinceramente, quando mi chiedono cosa faccio di mestiere, rispondo: ‘Gioco con i mattoncini LEGO tutto il giorno’. È un modo scherzoso, ma è anche vero: dietro ogni modello ci sono immaginazione, lavoro di squadra e tantissima capacità di problem solving.
ER: Progettare i modelli LEGO® Speed Champions è molto complesso. Per prima cosa, bisogna ricreare un modello reale sotto forma di costruzione con mattoncini LEGO e serve tutto il materiale possibile da parte del partner licenziatario (IP Partner). Bisogna tradurre le proporzioni, gli elementi iconici, prestare la massima attenzione ai dettagli, capire se sviluppare nuovi elementi e incorporare loghi degli sponsor, livrea e tanto altro. Lavoriamo a stretto contatto con i partner per molto tempo. Collaboriamo con i team Element Design, Graphic Design, Produzione, e con tutti i reparti interni per garantire che i modelli siano adatti all’età indicata, stabili e accompagnati da istruzioni di montaggio chiare. Inoltre, lavoriamo con i team di packaging e marketing.
Dan, hai lavorato sia su veicoli reali, come lo scooter Silence S01, sia su auto LEGO. In che modo queste due esperienze si influenzano a vicenda?
Dan, hai lavorato sia su veicoli reali, come lo scooter Silence S01, sia su auto LEGO. In che modo queste due esperienze si influenzano a vicenda?
DVS: In entrambi i casi stai progettando per qualcuno – c’è sempre un utente finale. Questo pensiero è fondamentale. Che si tratti di proporzioni, ergonomia o impatto visivo, è l’empatia verso l’utente a guidare un buon design. Nel caso dei veicoli reali, si lavora con vincoli tecnici molto rigidi: normative di sicurezza, limitazioni dei materiali, ingegneria strutturale. Nel mondo LEGO, la sfida cambia: i mattoncini occupano spazio, e ogni millimetro conta. Devi ottimizzare in modo intelligente, garantire stabilità e scegliere con cura i pezzi. E proprio come nel design industriale, anche noi abbiamo le nostre regole: alcune tecniche non sono adatte all’età indicata, altre non sono abbastanza stabili per il gioco. Quindi troviamo costantemente soluzioni creative per lavorare entro questi limiti.
Dan, oltre alle auto con licenza, hai lavorato anche su concept originali e temi come LEGO® NINJAGO® e LEGO® City. Come gestisci l’equilibrio tra realismo e immaginazione nei tuoi progetti?
DVS: Bilanciare realismo e immaginazione dipende molto dal tema. In qualcosa come LEGO® City, tendiamo verso il realismo con veicoli e ambientazioni che sembrano appartenere alla vita di tutti i giorni. In temi come NINJAGO®, possiamo superare i confini ed esplorare idee più fantasiose. Ma in ogni caso cerco sempre di tenere un piede per terra. Mi piace dire che esiste una linea tra il presente e il futuro. Che si tratti di un bambino che sta giocando con una storia o di un fan che ammira la costruzione, la connessione con l’utente è ciò che guida un buon design. Da lì, tutto si basa su creatività, tecniche intelligenti e storytelling. Anche i modelli più immaginativi devono sembrare credibili nel loro mondo – ed è proprio lì che inizia il vero divertimento.
L’articolo Il lato nascosto della LEGO F1: aneddoti, sfide e segreti raccontati dai designer che hanno progettato la linea sembra essere il primo su Smartworld.