
È spuntato quasi in sordina su Steam, eppure Achilles: Survivor sta collezionando un discreto successo tra gli amanti dei videogiochi à-la-Vampire Survivors, più di quello che è riuscito a fare Berserk or Die, titolo di recente uscita prodotto proprio da poncle, l’autore di VS.
Achilles: Survivor è stato realizzato da Dark Point Games, una software house che solo un paio d’anni fa era approdata su Steam con Achilles: Legends Untold, un action RPG di ispirazione souls-like con visuale isometrica ed una ricchezza di asset mitologici che qui sono stati recuperati e riutilizzati. In fondo, è questo lo spirito dell’indipendenza, no? Plasmare e reinventare partendo da sé stessi. E risparmiare sui costi, ovviamente. Parliamo ovviamente di un gioco piccolino, eppure, nonostante sia uscito da meno di 24 ore, ha superato già i 1.000 giocatori contemporanei.
Dunque, come potete ben immaginare, Achilles: Survivor prende la formula di Vampire Survivors a piene mani, il titolo italiano che ha letteralmente riscritto le regole del “gioco incrementale” nel 2022 e che ha dato origine ad una pletora di imitatori. Se non lo avete mai provato o nemmeno nominato, il suo punto di forza sta nell’approccio essenziale: si sceglie un personaggio, lo si muove su una mappa colma di nemici sempre più pericolosi, con l’unico vero compito di schivare e potenziarsi.
L’attacco è automatico, il focus tutto su movimento e strategia, con l’obiettivo di resistere il più a lungo possibile vivendo una progressione ad anello: ogni partita fa guadagnare valuta per il miglioramento permanente e ogni sconfitta si traduce in una rincorsa per tornare ancora più forti e affrontare ondate sempre più temibili.
La formula base è la stessa ma Dark Point Games è riuscita a metterci del suo, arricchendo l’esperienza con elementi presi sia dai tower defense sia dai giochi di ruolo veri e propri. Quella che inizialmente sembra la solita scampagnata tra proiettili e nemici, si trasforma presto in un’arena dove, durante le partite, ci si imbatte in punti di raccolta della pietra, risorsa fondamentale per la costruzione di strutture difensive e di supporto.
Non solo torrette e spuntoni, ma anche altari curativi e ondate d’aria capaci di respingere i mostri: tutto va ragionato, perché le risorse sono limitate e la strategia fa la differenza tra la sopravvivenza e l’ennesima sconfitta. Nella mappa si trovano anche forzieri e oggetti, inserendo una lieve vena ruolistica che non appesantisce ma anzi, dà varietà e desiderio di tornare in partita, e provare nuove combinazioni.
Il gioco offre quattro aree tematizzate e un cast di oltre quindici eroi sbloccabili, ognuno con poteri diversi, che vanno dalla possenza di Achille agli attacchi magici di Pizia, fino alle devastanti frecce di Paride. La progressione è un altro dei punti di forza: le imprese portano a sfide ricorrenti, a sbloccare nuovi equipaggiamenti e vantaggi permanenti, e se il feeling arcade resta predominante, la voglia di un’altra run batte forte, un segno chiaro di quanto efficace sia la formula.
Certo, la “dimensione” indie si sente: Achilles: Survivor resta single-player (niente cooperativa locale purtroppo, a differenza del fratello maggiore Vampire Survivors), il ritmo degli scontri può dilatarsi con run talvolta un po’ troppo lunghe e l’offerta di contenuti di VS è certamente più ampia, soprattutto nella sperimentazione delle build.
Eppure il prezzo contenuto di circa 6€ può valere la pena, perché non sfigura nella marea di cloni: lo fa usando in modo intelligente risorse già a disposizione, introducendo gusto tattico ed un pizzico di inventiva nello scenario della mitologia greca. Nel caso vogliate dargli una chance, lo trovate su PC attraverso Steam, PS5 e Xbox.
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